Segui
mar 13 giugno '23 - 20:55 - 3° giornata
Sant'Ambrogio Palace - A
Tanto cuore, ma un po' impreciso. Riesce a compensare con il pressing costante.
Sempre triplicato, spesso solo nelle sortite offensive, tira fuori un gioiello dal repertorio. Un pezzo da campione per il gol della bandiera.
Limita i danni grazie alla sua fisicità.
Tanto cuore anche per lui, non smette mai di correre e lotta con tutti nonostante il mismatch fisico.
Con eleganza prova a mettere ordine, ma il pressing avversario è asfissiante. Non un compito facile.
4 gol sono un po', ma non se potevano essere il doppio e tu fai i miracoli. La partita di Palego in poche parole.
Da punta non riceve molti palloni a causa della superiorità fisica e tattica avversaria, non trova un ruolo all'interno della partita, serata storta per lui.
Il migliore dei suoi, ottimo in fase di impostazione e copertura. Ogni tanto è costretto a mettersi in proprio e tentare dei coast to coast improvvisi che non trovano fortuna.
Gol prezioso per risbloccare la partita, ottima intesa con il numero 7.
Nonostante la 10 sulle spalle, oltre ad una discreta tecnica è la prestanza fisica il fattore della sua buona prestazione.
Mette buoni palloni dalla trequarti.
Gioca bene di sponda.
Ordinato dietro, non concede nulla.
Spesso sulla stessa fascia di grilli, sfrutta il mismatch di cui si parlava sopra e vince quasi tutti i duelli.
Gara tranquilla, para un paio di conclusioni centrali e guarda entrare il bolide di Caponetto.
Sempre fastidioso e pungente per la difesa avversaria, ma calcia sempre fuori dallo specchio della porta.
Tanto cuore, ma un po' impreciso. Riesce a compensare con il pressing costante.
Sempre triplicato, spesso solo nelle sortite offensive, tira fuori un gioiello dal repertorio. Un pezzo da campione per il gol della bandiera.
Limita i danni grazie alla sua fisicità.
Tanto cuore anche per lui, non smette mai di correre e lotta con tutti nonostante il mismatch fisico.
Con eleganza prova a mettere ordine, ma il pressing avversario è asfissiante. Non un compito facile.
4 gol sono un po', ma non se potevano essere il doppio e tu fai i miracoli. La partita di Palego in poche parole.
Da punta non riceve molti palloni a causa della superiorità fisica e tattica avversaria, non trova un ruolo all'interno della partita, serata storta per lui.
Il migliore dei suoi, ottimo in fase di impostazione e copertura. Ogni tanto è costretto a mettersi in proprio e tentare dei coast to coast improvvisi che non trovano fortuna.
Gol prezioso per risbloccare la partita, ottima intesa con il numero 7.
Nonostante la 10 sulle spalle, oltre ad una discreta tecnica è la prestanza fisica il fattore della sua buona prestazione.
Mette buoni palloni dalla trequarti.
Gioca bene di sponda.
Ordinato dietro, non concede nulla.
Spesso sulla stessa fascia di grilli, sfrutta il mismatch di cui si parlava sopra e vince quasi tutti i duelli.
Gara tranquilla, para un paio di conclusioni centrali e guarda entrare il bolide di Caponetto.
Sempre fastidioso e pungente per la difesa avversaria, ma calcia sempre fuori dallo specchio della porta.
LA PERLA DI CAPONETTO IMPEDISCE ALL'ARCA DI AVERE LA GIUSTA D.R. -Gabriele Dattoli-
Una gara a senso unico quella tra Moscova e Arca, questi ultimi ben organizzati mettono in seria difficoltà i ragazzi di Capitan Calasso. Il primo tempo finisce 1-0, ma è nel secondo che l'Arca dilaga e prova a segnare più gol possibili per la differenza reti. Con il risultato sul 4-0, il gioco sembra fatto, ma Salada recupera un pallone prezioso e lo gioca all'uomo in maglia 32, Caponetto, porta palla fino alla metacampo, conta i passi e lascia partire uno scaldabagno che si insacca all'incrocio dei pali. Una meraviglia che chiude il percorso dell'AC Moscova, ma lo fa con stile.
Una gara a senso unico quella tra Moscova e Arca, questi ultimi ben organizzati mettono in seria difficoltà i ragazzi di Capitan Calasso. Il primo tempo finisce 1-0, ma è nel secondo che l'Arca dilaga e prova a segnare più gol possibili per la differenza reti. Con il risultato sul 4-0, il gioco sembra fatto, ma Salada recupera un pallone prezioso e lo gioca all'uomo in maglia 32, Caponetto, porta palla fino alla metacampo, conta i passi e lascia partire uno scaldabagno che si insacca all'incrocio dei pali. Una meraviglia che chiude il percorso dell'AC Moscova, ma lo fa con stile.